Sempre più spesso sentiamo parlare di come la tecnologia e i tempi moderni abbiano cambiato nei bambini il modo di interagire, pensare e vedere il mondo. Nonostante sicuramente ci sia del vero in questa affermazione, è importante anche interrogarsi e chiedersi se i nostri bambini possiedano gli strumenti adatti e siano inseriti nei contesti adeguati, esposti ai giusti stimoli che gli permettano di sperimentare la loro creatività, il loro senso critico e di conseguenza la loro autostima.
Per approfondire questo argomento, My Nametags si è rivolta alla dott. Ivonne Ceoletta, insegnante all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e laureata in pedagogia, per capire come funziona l’approccio innovativo che sta dietro all’educazione positiva e come esso rappresenti un metodo all’avanguardia per sviluppare l’autostima e la creatività in ogni bambino.
La teoria dell’educazione positiva non è solo una teoria pedagogica, ma una vera e propria filosofia di vita, un approccio che può e dovrebbe essere utilizzato da tutti. I pilastri sui quali si basa questo metodo prevedono che:
1) la relazione genitore-figlio prenda in considerazione i bisogni di entrambi, basandosi su fiducia e rispetto reciproci per cercare la collaborazione.
2) il genitore o la figura di riferimento siano in grado di arrivare a dei compromessi, a comprendere il punto di vista dell’altro, a ricordarsi di quando era bambino e di cosa significa essere bambino.
3) lo spazio in cui il bambino trascorre la maggior parte del tempo sia il più destrutturato possibile per dare sfogo alla creatività, importante per la non presenza di uno schema, di una regola o di una strategia. Il bambino si sente libero di utilizzare lo spazio come meglio crede, di inventarsi, sbagliare, comprendere. È per questo che negli spazi aperti i bambini si divertono così tanto: perché si inventano, si sperimentano senza dover sottostare a delle regole precise.
4) lo sviluppo dell’autostima come sensazione di consapevolezza che una persona ha. Tutti noi possediamo l’autostima in proporzione diversa da individuo ad individuo e diversa a seconda dell’età e della fase di vita. Anche i bambini possiedono l’autostima, ed è proprio durante i primi anni esperienziali di un bambino che questa si forma e si fortifica.
Per incrementare l’autostima dei bambini, inoltre, una strategia da poter utilizzare è la pet therapy, ossia un sistema terapeutico dolce incentrato sull’interazione tra uomo e animali. Quando un uomo deve relazionarsi con un altro uomo introduce inevitabilmente nella relazione il suo punto di vista. La differenza tra l’uomo e l’animale sta nel pregiudizio. Questo fa sì che ognuno di noi non si senta giudicato ma si senta libero di esprimere la propria opinione, i propri stati d’animo e le proprie fragilità senza paura o timidezza. Specialmente per quei bambini che hanno difficoltà emotive o relazionali, questo è un ottimo modo per mediare e per lavorare con loro.