È un’allieva dell’Accademia New Style ad essersi aggiudicata il prestigioso stage presso l’atelier di Sabrina Persechino a Roma. Opportunità vinta grazie a Moda Movie che quest’anno è stato ispirato dagli “Anni ruggenti 2.0, lo stile del nuovo decennio”. Per affrontare la giuria e la concorrenza proveniente da tutta Italia, Francesca Gioiello ha presentato due abiti finemente lavorati, ricchi di dettagli, impreziositi dall’eleganza dei modelli. “Sono felice: la serata e tutta l’esperienza è stata bellissima – racconta la giovane stilista- credevo nei miei lavori, dietro ogni outfit c’è un profondo lavoro di ricerca stilistica, di tessuti e materiali. La soddisfazione più grande è stata quella di aver realizzato ogni fase della loro creazione con le mie mani. Insomma, speravo di arrivare tra i primi 3 ma sul momento non riuscivo a crederci, ecco!”.
La linea che ha conquistato la giuria e ha raccolto grandi applausi da parte del pubblico è stata “ispirata alle flapper girl – continua Gioiello – che ballavano sulle note del jazz adornate di frange e perle unite alle linee morbide e intramontabili di Coco Chanel che proprio in quegli anni introdusse il pantalone nel guardaroba femminile e creò abiti in cui le donne potessero sentirsi libere”.
Ottima prova anche quella dell’altro finalista, sempre proveniente dalla New Style, Giandomenico Aiello, che per l’occasione ha portato in passerella dei lavori ispirati a Tamara de Lempicka, creando due stili femminili, nati un secolo fa e oggi diventati stereotipi, la donna minimal e la donna in carriera.
L’Accademia New Style si conferma fucina di idee e creatività e anche quest’anno non ha smentito l’alto valore dei suoi insegnamenti e tutto ciò che è riuscita a trasmettere ai suoi allievi in termini di conoscenza e saper fare! “È sempre una grande soddisfazione vedere i lavori dei nostri allievi in contesti importanti – afferma Franca Trozzo, direttrice della New style – perché vediamo letteralmente sbocciare questi talenti, li vediamo crescere ed esprimersi e il loro riconoscimento anche al di fuori della nostra Accademia è motivo di grande orgoglio”.