Maggiore attenzione alle necessità dei diversamente abili e dei loro accompagnatori, con la creazione di esperienze da vivere all’interno e all’esterno delle strutture ricettive, questo lo sforzo messo in campo nella stagione estiva 2018 dagli addetti al turismo calabresi. In Italia si contano circa 6 milioni di potenziali fruitori del turismo accessibile, andando a prendere in considerazione non solo la disabilità motoria, ma anche i bisogni speciali in generale. Anche le esigenze alimentari diversificate finiscono nel novero degli special need, caratteristica che plasma il modello calabrese sulle necessità attuali e migliora l’appeal della nostra regione.
La Calabria si fa spazio anche nei portali dedicati a chi vuole trascorrere un periodo di ferie senza limitazioni, aprendosi a rispondere a bisogni speciali: fanno capolino spiagge attrezzate un po’ in tutta la regione, dal Tirreno allo Jonio, sebbene siano ancora e in prevalenza strutture private a dotarsi di sistemi all’avanguardia e accortezze varie e quindi a essere motore trainante di questa fetta di turismo. Tra gli esempi di maggior successo i percorsi per persone con disabilità motoria e visiva messi in campo in Sila: si tratta di 17 itinerari attivi dal 2014 grazie ad un protocollo d’intesa tra il Parco Nazionale della Sila e l’Unione Ciechi che permette davvero a tutti di usufruire delle bellezze e delle bontà del parco.
Le statistiche, fatte su un campione di imprese turistiche selezionate in base al periodo di apertura al pubblico che arriva fino a novembre, sono state inserite nel Rapporto sul Turismo in Calabria e mettono in evidenza che sono 125 le imprese turistiche che garantiscono nei relativi parcheggi posti auto riservati a utenti disabili o a categorie speciali, come anziani e donne in gravidanza. A offrire questi servizi sono soprattutto le strutture a 4 e 5 stelle, ma il dato è comunque nettamente positivo anche negli esercizi a 3 stelle e nei residence turistico – alberghieri. La percentuale delle imprese turistiche organizzate per prevedere e rendere possibile l’accesso alle loro strutture a tutti gli ospiti si muove intorno all’87%, con un totale di 147 strutture. Ancora una volta le strutture a 4 e 5 stelle oggetto d’indagine rivelano di garantire tale accessibilità.
Nella nostra regione risultano anche presenti strutture ricettive dotate di camere appositamente studiate per rispondere alle esigenze di clienti con disabilità e sul totale di 166 esercizi presi in considerazione nell’indagine ben 107 esercizi, ovvero il 65% circa del totale hanno questo tipo di possibilità ricettiva.
Quando si parla di bisogni speciali si fa riferimento anche ad intolleranze e allergie alimentari, tra le altre, un tasto interessante da esplorare in una regione come la nostra che vanta tra gli obiettivi della permanenza quello della scoperta enogastronomica. Dal punto di vista turistico non si può prescindere dalla capacità delle strutture ricettive di proporre menù variegati e inclusivi. E così si è anche chiesto ai ristoranti delle strutture esaminate se fossero in grado di rispondere alle specifiche esigenze di utenti con problemi di salute. I dati sono stati confortanti: 26 strutture a 1 e 2 stelle, 55 tra gli esercizi a 3 stelle e i residence turistico alberghieri e 48 imprese a 4 e 5 stelle, per un totale complessivo di 129 strutture ricettive sulle 166 indagate prevedono dei menù adeguati alle più disparate richieste.