di Luca Meringolo
È durato 15 anni l’incubo patito dai tifosi cosentini, ma finalmente ci si è svegliati da un lungo sonno. Sì, signori: il Cosenza è tornato in serie B al termine di una cavalcata incredibile nei Playoff. I “lupi” hanno infranto le ambizioni di molte squadre procedendo in maniera spedita verso la finale di Pescara contro il Siena. Sono state battute rispettivamente Sicula Leonzio, Casertana, Trapani, Sambenedettese e Südtirol. In Finale contro il Siena è stata una partita bella ed emozionante caratterizzata dall’incessante tifo dei tifosi del Cosenza, quasi 10.000 presenze sugli spalti che hanno raggiunto la città Adriatica in ogni modo e con ogni mezzo tra pullman, macchina e treno. I “lupi” la sbloccano al 35° con Bruccini e raddoppiano al 48° con Tutino. Nel finale un rigore di Marotta al 73° riapre i giochi ma a scacciare le streghe e i fantasmi che per troppo tempo hanno attanagliato il Cosenza ci pensa il solito e formidabile Baclet, vera macchina da goal durante i playoff, che al 87° segna e mette definitivamente la partita in ghiaccio. Alla fine è solo un grande e immenso tripudio rossoblu, il Cosenza torna lì, nel calcio dei grandi e tornerà nuovamente a calcare campi prestigiosi, ritroverà squadre che erano insieme ai “lupi” in quell’ultima stagione 2002/03 come: Ascoli, Bari, Verona, Lecce, Livorno, Palermo e Venezia. Quella Serie B che per il 20° anno i lupi di Piero Braglia, vero grande artefice di questo capolavoro, arrivato in corsa e specialista di promozioni (4 sua promozione dalla C alla B) è riuscito a fare qualcosa in cui pochi avrebbero scommesso. Hanno sofferto tanto i tifosi del Cosenza in serie C e ora torneranno protagonisti in quella categoria che soprattutto negli anni 90 e i primi anni 2000 ha dato le maggiori soddisfazione ai tifosi rossoblu. Che dire, chiudiamo con questa frase: “I lupi torneranno ad ululare in branco in serie B”. Grazie ragazzi per aver fatto sognare l’intera città e soprattutto chi non ha mai mollato e ha continuato a sostenerla anche nei momenti bui, che continuino i festeggiamenti.