L’11 marzo 2018 presso il centro commerciale “Due Mari”, i rappresentanti delle professioni sanitarie, sociosanitarie e infermieristiche saranno impegnati in un grande evento al fine di rivendicare il giusto rilievo per le loro professionalità.
E’ stato scelto il centro commerciale “Due Mari” di Maida (Cz), quale location calabrese per far conoscere alla popolazione il movimento #NOISIAMOPRONTI e gli obiettivi che esso si prefigge. L’evento, che si terrà dalle ore 09.00 alle ore 15.00, rientra nell’ambito del più grande #noisiamoprontiday4, il quale vedrà collegarsi, in diretta streaming, ben 15 piazze dalle principali città italiane. Durante la manifestazione saranno presenti diverse associazioni territoriali nell’ambito sociale e verrà illustrata, ai bambini presenti, una dimostrazione di manovre salvavita a cura di istruttori SIMEUP, IRC, AHA, con rilascio finale di attestato di “eroe/soccorritore “.
Questo movimento, molto attivo anche sui social, è composto da infermieri a cui nel tempo si sono associati anche appartenenti ad altre professioni sanitarie, tutte figure titolate, capaci e professionali che rivendicano il diritto di essere valorizzati proprio per le loro competenze nel settore sanitario-ospedaliero e per i titoli conseguiti al termine di un percorso di studi. <<Siamo pronti per i nostri doveri, per i nostri diritti poiché si riconosca l’alto valore sociale e sanitario della nostra professione>> il proprio motto.
Le finalità del Movimento sono quelle di perseguire l’attivazione formale e contrattualmente riconosciuta delle competenze infermieristiche (e delle altre professioni sanitarie) avanzate e specialistiche, strutturate secondo elevati standard professionali, per un esercizio autonomo e responsabilizzato dei processi di cura ed assistenza, e valorizzare le competenze specialistiche degli esercenti le professioni sanitarie favorendo maggiori autonomie e responsabilità professionali dell’attività sanitaria e socio-sanitaria. L’intento non è in alcun modo quello di contrastare le istituzioni, bensì di rinnovare il sistema, rivendicando i propri diritti in quanto professionisti del sistema sanitario.