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C’era una volta la Coppa Uefa tutta Italiana

By klichei
Marzo 22, 2017
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Che nostalgia ragazzi! Che nostalgia di una Serie A dove vi erano le cosiddette 7 sorelle – Juventus, Milan, Inter, Roma, Lazio, Parma, Fiorentina – che gareggiavano per gli scudetti alla pari, grazie agli ingenti trasferimenti dettati dai loro presidenti. Proprio quelli che erano anche tra  i più ricchi imprenditori Italiani – Agnelli, Berlusconi, Moratti,  Sensi, Cragnotti, Tanzi, Gori. Adesso, invece, non esistono più e da molti anni la serie A ha perso molto appeal.

Se a livello Europeo negli ultimi 19 anni abbiamo comunque visto le nostre squadre vincere 3 Champions League, è vero anche che vi è un trofeo che nessuna squadra Italiana porta a casa da molto tempo: la Coppa Uefa, oggi chiamata  Europa League.

Un trofeo che dal 1988 al 1999 è stato ad appannaggio quasi esclusivo delle squadre tricolori che animavano il nostro campionato: 11 anni vissuti sugli scudi, avevamo in contemporanea il Milan di Sacchi, Capello e la Juventus di Lippi a dominare nella grande Europa, mentre nella Coppa Uefa altre squadre ed altri personaggi la facevano da padrone.

La strada fu aperta nel 1988/89 dal Napoli di Diego Armando Maradona, ma anche di altri giocatori celebri come Ferrara, Carnevale e Careca, che alzarono al cielo il primo trofeo internazionale della squadra partenopea. Nel 1989/90 abbiamo una finale tutta Italiana tra la Juventus, guidata dal suo ex capitano nelle vesti di allenatore, Dino Zoff, contro la Fiorentina al cui timone vi è un giovane Roberto Baggio che poi, nelle fila bianconere trascorrerà le migliori annate. Nella prima finale degli anni ’90 – in questo caso doppia finale con andata e ritorno e con regola in vigore fino al 1997 –  furono i bianconeri a prevalere sui viola, ma questa non sarà l’unica finale o comunque l’unica sfida tutta Italiana disputata in Coppa Uefa.

Già l’anno successivo ci troviamo davanti a una nuova sfida tutta italiana tra l’Inter dei tedeschi campioni del mondo,  Matthäus Brehme Klinsmann, che nel doppio confronto hanno la meglio contro la Roma. Nel 1991/92 un altra Italiana va vicina all’impresa, stiamo parlando del Torino di Mondonico, che però non riesce a fare sua la coppa anche a causa di una squadra che nel corso degli anni 90 diventerà una potenza egemone: L’Ajax.

Nel 1993 tocca alla Juventus di Giovanni Trapattoni – con un Roberto Baggio scintillante che a fine anno conquisterà  anche il Pallone d’Oro – portare a casa la coppa a forma di ombrello. La stagione successiva tocca nuovamente all’Inter al termine di una stagione in cui in campionato i nerazzurri  rischiano anche la retrocessione, ma alla fine risollevano l’annata con la conquista di un trofeo di prestigio. Nel 1994/95 ennesimo scontro tra due compagini italiane: il Parma di Nevio Scala contro la Juventus di Lippi che quell’anno si contendono anche lo Scudetto e la Coppa Italia.

Almeno in questo caso sono i ducali (che nel corso degli anni 90 si trasformano da cenerentola a realtà internazionale del nostro calcio) ad avere la meglio. Dopo due anni di delusioni per le squadre tricolori nel 1997/98 abbiamo un’altra finale tutta Italiana: da una parte l’Inter del fenomeno Ronaldo e dall’altra la Lazio che sta crescendo e si sta avviando a togliersi molte soddisfazioni sia in patria che all’estero. Ne esce un 3-0 memorabile per i nerazzurri con protagonista Ronaldo, celebre in questo senso il terzo gol con cui salta il portiere biancoceleste, Marchegiani.

Nel 1998/99 ultimo sussulto, fino a oggi, del calcio tricolore nella manifestazione grazie al Parma di Malesani ma anche di fuoriclasse assoluti come Buffon, Thuram, Cannavaro, Chiesa, Crespo che hanno la meglio sul Marsiglia.

Quella del 1999 è l’ultima edizione conquistata da un club Italiano, il nostro calcio, anche per la crisi economica e per altre vicende, ha vissuto e sta vivendo un momento di crisi. Noi appassionati ci auguriamo che con gli investimenti  anche stranieri -cinesi e americani tra gli altri – prima o poi il nostro calcio possa tornare ad essere ammirato in tutto in mondo. Si potrebbe ricominciare proprio riconquistando questa Coppa dalla forma particolare di porta-ombrelli che avrà anche cambiato nome – oggi è l’Europa League-, ma che nei ricordi dei veri appassionati conserva immutate grandi emozioni.

 

Testo di Luca Meringolo

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