
di Luca Meringolo
Credete ai miracoli ? Se si questa è senza dubbio la storia che fa al vostro caso.
Qui si parla veramente di miracolo calcistico, viste le premesse iniziali.
La vita di una persona può cambiare da un momento all’altro senza che neanche ce ne rendiamo conto. Il 4 Marzo 2012 a seguito della sconfitta del Chelsea contro il West Bromwich Albion, Roman Abramovich, patron del Chelsea decide di esonerare l’allenatore Villas Boas e di sostituirlo con un suo collaboratore: Roberto Di Matteo.
La stagione del Chelsea sembra ormai compromessa e destinata a passare all’anonimato, ma invece proprio da quel 4 Marzo 2012 tutto cambia. Di Matteo non è un rivoluzionario (molti pensano sia solo un traghettatore di passaggio che non lascerà tracce) ma cerca di sistemare le cose partendo dalla base dei suoi giocatori: la testa. Villas Boas il suo predecessore aveva creato tensioni soprattutto con i grandi veterani dello spogliatoio Blues, invece Di Matteo riporta la calma e la serenità che qualunque spogliatoio dovrebbe avere. In Premier League il Chelsea arriva sesto ma dalla Champions League e dalla FC Cup arriveranno le maggiori soddisfazioni. In Champions il Chelsea riesce a ribaltare il 3-1 dell’andata contro il Napoli ( ancora Villas Boas in panchina) ai supplementari vincendo 4-1.
Ai quarti i ragazzi di Di Matteo hanno la meglio nel doppio confronto dei portoghesi del Benfica e in semifinale c’è l’affascinante sfida contro il Barcellona. All’andata in casa il Chelsea soffre moltissimo le incursioni e gli attacchi del Barca di Messi ma riesce a prevalere grazie ad un contropiede rifinito da Drogba che realizza il gol della vittoria. Partita sigillata grazie alle parate di Cech. Al ritorno al Camp Nou dopo 20 minuti il Chelsea perde 2-0 e rimane in 10 contro 11 ma nonostante tutto riuscirà all’ultimo minuto di gioco a pareggiare la partita e ad accedere alla finale all’Alliaz Arena contro i favoriti del Bayern Monaco che hanno anche il vantaggio di giocare nel proprio stadio. In finale i Blues si presentano senza il capitano Terry squalificato e con molte defezioni per infortunio ma questo a Di Matteo e ai suoi ragazzi non importa. Al minuto 84 i sogni di gloria sembrano finiti perché Muller porta in vantaggio il Bayern ma al minuto 88° Drogba la pareggia e la porta ai supplementari dove viene assegnato un rigore al Bayern che viene parato da Cech. Si va ai calci di rigore, il Chelsea sbaglia il primo ma non demorde e alla fine riesce a vincere la Champions grazie al rigore decisivo trasformato dal solito Drogba, un campione assoluto. i le feste di giubilo per i tifosi non finiscono qui perché alla vittoria della Champions va sommata alla vittoria della FC Cup, conquistata giorni prima per 2-1 contro il Liverpool. Il Chelsea ha vinto contro tutto e contro tutti, quando qualcuno dice che i miracoli non esistono raccontategli la storia di Di Matteo e dei suoi ragazzi che hanno costruito e realizzato il sogno più bello per i tifosi dei Bleus.