Klichè

Main Menu

  • Homepage
  • Chi siamo
  • Contatti

logo

  • Homepage
  • Chi siamo
  • Contatti

Login

Welcome! Login in to your account
Lost your password?

Lost Password

Back to login
Sport
Home›Sport›A tu per tu con Fulvio Collovati, ex calciatore e campione del mondo del 1982

A tu per tu con Fulvio Collovati, ex calciatore e campione del mondo del 1982

By klichei
Ottobre 12, 2017
2742
0
Share:

di Luca Meringolo

L: Come si è avvicinato al mondo del calcio?

C: Come tutti i bambini che giocano a calcio negli oratori. Poi andai a una società e successivamente venni scelto dal Milan e feci tutta la trafila dal settore giovanile alla prima squadra.

L: Parlando della sua esperienza al Milan, tra le altre cose lei ha vissuto l’anno della stella del 10° Scudetto, che cosa può dire di quella stagione?

C: Nonostante il calcio fosse diverso, non c’erano i giocatori internazionali, era comunque un ottimo Milan con un allenatore, Nils Liedholm, che secondo me faceva la differenza. Fu uno scudetto vinto anche grazie all’allenatore perché già allora nel 1979 praticavamo un gioco abbastanza moderno; per esempio cercammo di liberarci dalla marcatura ad uomo anche se la vera rivoluzione avvenne negli anni 80 con il “sacchismo”.

L: Lei ha partecipato al Mondiale del 1982, dove la nazionale non partì benissimo: vi furono critiche per il gioco e per i risultati, però poi ingranaste nelle partite più difficili…

C: Sì, diciamo che il percorso della nazionale è sempre un po’ così, quando ci sono competizioni come Mondiali ed Europei diventiamo tutti tifosi e osservatori dell’Italia. Il  nostro percorso inizialmente è stato molto criticato poi in salita ma, poi, abbiamo battuto l’Argentina, il Brasile e la Germania in finale vincendo il mondiale. A quel punto vi fu l’esaltazione in Italia perché eravamo riusciti a battere l’Argentina di Maradona, il Brasile di Zico e la Germania di Rumennigge che erano tra le Nazionali più forti. Ovviamente non è mai facile giocare in Nazionale e subire le critica di 50 milioni di italiani, mi auguro che la nostra nazionale si possa riprendere: anche se c’è meno qualità di una volta, il gruppo potrebbe fare la differenza anche se le qualità individuali sono importanti.

L: Dopo il mondiale passò all’Inter dove fece buone stagioni ma non si fece un buon bottino, che cosa è mancato a quell’Inter per essere vincente?

C: Io, quando mi fanno questa domanda ci ripenso e ancora non riesco a crederci: era un Inter con Altobelli e Rumenigge in avanti, Oriali e Bagni a centrocampo, Bordon e Beppe Baresi, oltre a molti giocatori della Nazionale. Siamo sempre arrivati nelle semifinali di Coppa Uefa ma non siamo mai andati oltre, in 4 anni non abbiamo vinto nulla! Era una squadra forte che però forse si accontentava e  forse serviva una mentalità diversa da parte di tutti, anche  da parte dell’allenatore, probabilmente.

L: Dopo l’Inter lei è andato a Udine e poi a Roma, dove ha ritrovato il barone Nils Liedholm…

C: L’Udinese è stata una tappa di passaggio, poi andai a Roma perchè Liedholm mi volle a tutti i costi e anche lì feci 2 stagioni di passaggio anche perché mi consideravano già allora sul viale del tramonto. Nonostante ciò feci altre 4 stagioni alla grande al Genoa, dove conquistammo il 4° posto (miglior risultato del Genoa dopo gli scudetti) e la semifinale di Coppa Uefa nel 1991/92. Avrei potuto vincere di più, magari restando molti più anni in una società: la fortuna è anche capitare nei cicli giusti, ma ho preferito fare le scelte che ritenevo più consone a me. Mi sento uno spirito libero, infatti anche oggi come allora mi piace viaggiare e non stare fermo, infatti nonostante viva a Milano vado molto  a Roma, a Napoli e in Sicilia.

Tagsallenatorearbitrocalciocollovatiesperienzeitalia 82maradonamondiali 82sport
Previous Article

Sapori d’autunno, al via la sagra del ...

Next Article

Ai confini della Tanzania con Studenti Senza ...

0
Shares
  • 0
  • +
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0

Related articles More from author

  • Sport

    A tu per tu con Massimo Tecca, giornalista e telecronista sportivo di Sky Sport

    Marzo 25, 2019
    By klichei
  • Sport

    Bruno Pizzul: “Sono cronista sportivo, ma nulla può essere paragonato all’insegnamento”

    Novembre 9, 2019
    By klichei
  • Sport

    Fine di un incubo lungo 15 anni, il Cosenza torna in B

    Giugno 17, 2018
    By klichei
  • Sport

    Faggioli vince la Luzzi-Sambucina

    Maggio 19, 2022
    By klichei
  • Sport

    Roberto Casone ex calciatore che ci ha fatto sognare negli anni 60/70 e 80

    Aprile 24, 2019
    By klichei
  • Sport

    Il Chelsea di Roberto Di Matteo

    Marzo 13, 2018
    By klichei

Leave a reply Annulla risposta

0

  • LetteraturaUncategorized

    Inaugurata oggi la Biblioteca della Camera di Commercio di Cosenza

  • Attualità

    Da Aviva fondi per il no-profit

  • Il buongiorno di Kliché

    Lo Stretto quale crocevia di culture

  • Facebook
  • Instagram