di Luca Meringolo
Dall’estate 2012 all’estate 2019 sono ormai passati sette anni, eppure il destino di alcuni calciatori rimasti svincolati è ancora abbastanza nebuloso. Non hanno scelto dove giocheranno in questa stagione, eppure tra questi svincolati abbiamo addirittura alcuni che nel 2012 furono protagonisti insieme agli altri del secondo posto della Nazionale Italiana di calcio (All’epoca allenata da Cesare Prandelli) agli Europei di calcio 2012.
Questi calciatori sono: Ignazio Abate, Riccardo Montolivo, Antonio Nocerino e Claudio Marchisio.
In quell’estate del 2012 erano tra i calciatori Italiani più promettenti in circolazione, Abate la stagione precedente aveva appena conquistato da titolare lo Scudetto con il Milan di Allegri, Montolivo si era messo in mostra nella Fiorentina soprattutto con alla guida Cesare Prandelli, Nocerino aveva appena realizzato il suo record di gol stagionali con la maglia del Milan (11 reti), mentre Claudio Marchisio aveva appena conquistato da titolare con la maglia bianconera della Juventus il primo Scudetto dell’era Antonio Conte.
Adesso a sette anni di distanza molte cose sono cambiate, Ignazio Abate dopo 10 stagioni (Con un totale di 306 presenze e 3 gol) ha appena lasciato il Milan e ora sta vagliando le proposte delle squadre che come sappiamo possono ancora acquistare i parametri 0 (si vocifera che abbia rifiutato una proposta del Lecce), su Montolivo sembra che ci sia l’interesse di molte squadre di Serie B (Si parla di Livorno, Benevento, Chievo Verona, Cremonese, Frosinone) le quali sono alla ricerca di un calciatore di esperienza per puntare alla promozione diretta in Serie A. Antonio Nocerino invece è alla ricerca di una squadra stabile dove giocare, perché soprattutto nelle ultime 5 stagioni ha giocato con 6 squadre e molto spesso neanche fino alla naturale conclusione del suo contratto.
La storia di Claudio Marchisio invece è abbastanza diversa, per circa 5 stagioni è stato un faro per la Juventus di Antonio Conte prima e di Massimiliano Allegri poi, purtroppo anche qui come per Montolivo, gli infortuni sono stati una dura condanna.
Il centrocampista ex Juventus nel 2016 subisce la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, da lì in poi anche soprattutto per altri acciacchi fisici non riesce a ritornare ai suoi livelli abituali e le ultime stagioni con la Juventus e l’esperienza in Russia con la maglia dello Zenit dal punto di vista personale non sono molto positive.
Adesso questi calciatori sono ad un bivio importante della loro carriera, anagraficamente non sono così vecchi da dover appendere per forza gli scarpini al chiodo, ma devono capire che per rimettersi in gioco forse dovranno cambiare le loro prospettive, magari lottare per la salvezza o perché no anche provare una nuova esperienza all’estero anche per una crescita a livello anche culturale.
La vita purtroppo, e loro molto spesso lo sanno, è capace di dare così velocemente come è capace di togliere. La loro vita calcistica in sette stagioni è cambiata moltissimo e il tempo passato non può più tornare, ma come si dice in molti casi chiusa una porta si apre un portone…