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Il buongiorno di Kliché
Home›Il buongiorno di Kliché›Calabria riVista al Liceo Telesio

Calabria riVista al Liceo Telesio

By klichei
Luglio 5, 2019
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Una mostra che già dal suo titolo, efficace ed indovinato, “Calabria 
riVista”, la dice lunga sul suo obiettivo e la sua funzione: ripassare 
in rassegna la storia della Calabria, attraverso riviste e periodici 
d’epoca e con l’aiuto delle immagini pubblicate in una serie di volumi 
che rivelano aspetti paesaggistici, antropologici, artistici e culturali 
  del territorio regionale.
La mostra è ospitata da ieri e fino al 31 luglio nella  Biblioteca 
“Stefano Rodotà” del Liceo Classico “Telesio” di Cosenza, che l’ha 
promossa ed organizzata, con il patrocinio della Regione Calabria. 
L’allestimento prevede un’esposizione divisa in due sezioni, una 
dedicata ai periodici e alle riviste, e l’altra a fotografie, 
illustrazioni  ed immagini, con la finalità di rendere fruibile una 
parte del patrimonio librario e delle riviste d’epoca della biblioteca, 
che illustrino percorsi storici e culturali del territorio calabrese. La 
mostra si inserisce all’interno di un’operazione di valorizzazione 
dell’immagine della Calabria e della sua storia.
All’inaugurazione di ieri al Liceo “Telesio” hanno preso parte, tra gli 
altri, il dirigente scolastico Antonio Iaconianni, la professoressa 
Antonella Giacoia, Direttore della Biblioteca “Rodotà”, l’Assessore alla 
scuola di Palazzo dei Bruzi, Matilde Spadafora Lanzino, e la direttrice 
della Biblioteca Nazionale, Rita Fiordalisi che ha avviato da tempo con 
il Liceo Classico una proficua sinergia e che nel caso specifico si 
sostanzia  con la messa a disposizione di alcune riviste d’epoca e di 
materiale significativo con cui la Biblioteca Nazionale ha inteso 
arricchire i percorsi della mostra.
L’inaugurazione è stata introdotta dal Dirigente scolastico del 
“Telesio”, Antonio Iaconianni. “Mi piace che la nostra scuola – ha detto 
– partecipi attivamente al fermento culturale che la città di Cosenza 
riesce, in questo momento, ad esprimere.
Iaconianni ha ringraziato anche la Biblioteca Nazionale per il supporto 
fondamentale e indispensabile fornito in questa occasione.
L’Assessore Lanzino Spadafora ha, dal canto suo, espresso parole di 
apprezzamento nei confronti del Liceo Classico Bernardino Telesio “una 
scuola – ha detto – così attiva e piena di movimento positivo”. Ed ha 
inoltre ricordato di aver ricevuto a Palazzo dei Bruzi, nel mese di 
maggio, insieme al Vicesindaco e Assessore alla cultura  Jole Santelli,  
due studentesse del Liceo “Telesio” delle classi Terza E e Terza A, 
premiate in due distinti concorsi nazionali svoltisi  a Genova e a 
Napoli, dove hanno portato le loro eccellenti capacità ed il loro 
protagonismo attivo, affermandosi nei diversi ambiti della tecnologia 
digitale e della narrativa. “Questo dimostra – ha aggiunto Lanzino 
Spadafora – che il Liceo Classico è non solo una scuola attiva, ma è 
anche produttiva di talenti”. Rivolgendo un plauso alla mostra allestita 
nella Biblioteca “Rodotà”, l’Assessore Spadafora Lanzino ha sottolineato 
come “la lettura dei giornali significa avere uno sguardo aperto sul 
mondo che cammina, oltre che formare allo spirito critico e al 
confronto”.
Gli obiettivi di “Calabria riVista” sono stati poi illustrati dalla 
professoressa Antonella Giacoia.
“Sono convinta – ha detto – che una rivista possa illuminare e 
documentare la storia, gli orientamenti, le tradizioni e le attitudini 
della gente di un territorio, allo stesso modo di un buon libro o di 
qualsiasi altro documento di carattere storico o artistico. Una buona 
rivista diventa essa stessa un libro, un’opera di tesaurizzazione di 
conoscenze, storie, opinioni. La storia dei periodici calabresi è, da 
questo punto di vista, particolarmente preziosa per cogliere le 
evoluzioni e gli indirizzi culturali dei calabresi tra Ottocento e 
Novecento, la volontà e l’impegno, da parte di intellettuali 
significativi di questa terra, di entrare nel circuito di orientamenti e 
dibattiti di carattere nazionale, contribuendo, ad esempio, al fervore 
politico risorgimentale o all’opposizione alla censura del fascismo.
La seconda sezione di Calabria riVista, dal titolo “Ascoltare le 
immagini”, tenta – ha aggiunto  la professoressa Giacoia – 
un’illustrazione del sentimento dei luoghi della Calabria attraverso un 
percorso di immagini che rivisitano, insieme al ricordo di scrittori e 
viaggiatori, paesaggi, volti, mestieri, arte e miti di questa terra.
Questa raccolta di immagini si caratterizza dunque per un linguaggio non 
verbale estremamente forte e altamente evocativo, capace in modo 
immediato e non mediato, di illustrare realtà che le parole tentano di 
declinare”. Nel corso della manifestazione, è intervenuta anche la 
direttrice della Biblioteca nazionale Rita Fiordalisi che ha ricordato 
il legame con il Liceo Telesio per l’attivazione, all’interno della 
Biblioteca che dirige, dei percorsi di alternanza scuola-lavoro che 
danno l’opportunità di comprendere in cosa consista il lavoro del 
bibliotecario.
La Fiordalisi ha inoltre posto l’accento sul catalogo informatizzato 
delle biblioteche Opac Sbn nel quale figura anche la Biblioteca del 
Telesio. “Vi invito a frequentare le biblioteche – ha concluso – e a 
leggere perché chi legge ha un quid in più”.
Prima di aprire ufficialmente al pubblico il percorso della mostra, è 
stata inaugurata la Sala delle riviste che era stata già intitolata alla 
memoria di Marcello Veraldi, studente della V C del Liceo Telesio, 
scomparso nel 2015. A ricordarlo, ieri, presenti i genitori, la sorella 
e la zia, gli inseparabili compagni di classe della V C. Marcello aveva 
collaborato con il giornale del Telesio e “il Telesio – come ha 
sottolineato ancora la professoressa Giacoia – sarà sempre casa sua, 
così come il suo cuore sarà sempre con noi”. Tra le testimonianze più 
toccanti, oltre a quella del padre di Marcello e delle compagne di 
classe (chi ha raccontato un aneddoto, chi ha declamato una poesia)  c’è 
stata anche quella del suo maestro elementare, Salvatore Capalbo. “Era 
un bambino molto curioso, non mi lasciava mai in pace – ha ricordato. 
Era dotato di una velocità di apprendimento fuori dal comune e di una 
irrefrenabile sete di conoscenza”.

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