“Il grande impulso che Franco Dionesalvi seppe dare alla crescita culturale della città di Cosenza – sottolinea il Sindaco nel suo messaggio di cordoglio -è riassunto in quella autentica messe di eventi che portano la sua firma e che sono stati consegnati indelebilmente all’immaginario collettivo: dalla Festa delle Invasioni che contribuì a rianimare e a far rivivere e ripopolare il centro storico della città e a riqualificare anche altri luoghi, togliendoli da una situazione di marginalità, al Capodanno in Piazza, altra sua felice intuizione e che, con il concerto di Franco Battiato, fece entrare ufficialmente Cosenza nel 2000. L’elenco sarebbe troppo lungo, ma se proprio dovessimo evocare un altro ricordo, non possiamo non richiamare alla memoria, l’organizzazione, tutta sua e derivante dalla irrefrenabile vocazione alla poesia, delle “Invasioni” dei poeti, facendo arrivare a Cosenza i rappresentanti della Beat Generation, a cominciare da Lawrence Ferlinghetti -memorabile il suo reading nella Villa Vecchia-. Franco Dionesalvi era una persona colta ed estremamente poliedrica: non solo poeta, ma anche scrittore e arguto giornalista, saggista, e, per quel che ha dato alla città, amministratore illuminato. Qualità – ha proseguito Franz Caruso – che Giacomo Mancini ebbe la felice intuizione di utilizzare al meglio affidandogli le redini della cultura in città, scommettendo sulle sue indiscutibili capacità e sulla sua visionarietà. Di lui Cosenza conserverà a lungo il ricordo e si adopererà per mantenerne viva la memoria. In questa direzione la mia Amministrazione comunale – ha concluso il Sindaco Franz Caruso – si farà promotrice di iniziative adeguate”.
“Desta stupore e meraviglia – sottolinea il primo cittadino Franz Caruso riferendosi alla scomparsa di Antonello Antonante – che tutto sia accaduto nello stesso giorno, considerato il rapporto di particolare amicizia e di grande collaborazione che è sempre esistito tra questi due nomi importanti della cultura della nostra città. Diventa quasi incredibile credervi. Antonello Antonante, uomo di teatro a tutto tondo – ha aggiunto Franz Caruso – ha attraversato le diverse professioni del palcoscenico: attore, regista, organizzatore, drammaturgo, direttore artistico. Per Cosenza è stato artefice di particolari colpi ad effetto ed ingaggi singolari, portando nel teatro di via Galluppi i nomi più significativi del teatro di ricerca: da Giorgio Barberio Corsetti a Remondi e Caporossi, tanto per citare solo alcuni di questi artisti. Fu anche tra i promotori dell’arrivo a Cosenza, nel 1988, di Dario Fo, cui il Centro Rat dedicò un vero tributo con la messa in scena, ma al Cinema Teatro Citrigno, del testo per eccellenza del premio Nobel “Mistero Buffo”. Antonello Antonante fu anche direttore artistico del Teatro “Rendano” di Cosenza, dal 2007 al 2011 e che aspirava a trasformare in un cantiere teatrale in movimento ed in laboratorio permanente, in grado di funzionare tutto l’anno e non solo durante le stagioni di lirica e prosa. Anche per lui studieremo un modo per ricordarlo adeguatamente”.