È una contraddizione parlare di territori e associazioni locali nella Giornata dedicata all’Europa? No, perché l’Europa siamo anche noi. Noi che viviamo le piccole realtà e cerchiamo di valorizzarle con il nostro lavoro e la nostra vita.
Essere la direttrice di una rivista che si occupa di turismo in una delle regioni più belle e particolari di Italia è una grande responsabilità ma, ancor di più, un grande privilegio.
Chi si occupa di comunicazione sa che le “cattive notizie”, lo “shock”, lo “scandalo” assicurano delle vendite. Qualcuno di voi ha mai visto un quotidiano o una rivista pubblicare in prima pagina notizie felici?
Nell’immaginario collettivo la “felicità” è la normalità della cose: non fa notizia. Il dolore, quello sì che aumenta le vendite.
Nella giornata dell’Europa è molto importante parlare di territori locali perché è l’unione di tante piccole realtà a creare il tessuto grande e variegato che fa l’Europa vera e autentica. L’Unpli è proprio questo: una costante scoperta e ricerca di valorizzazione delle località, delle tradizioni e delle peculiarità che parte dal basso, dalla vita di tutti i giorni e da chi quei territori li abita.
Il progetto che c’è dietro Kliché e i suoi prodotti editoriali può sembrare di nicchia, ma sia io, in qualità di direttrice che l’Editore, Piero Sciammarella, siamo convinti e consapevoli di abitare una terra bella e vogliamo correre il rischio di descriverla diversamente da come è tanto facile fare.
Nelle pubblicazioni che spaziano dall’online al cartaceo ritroviamo la dolcezza dei tramonti, la propositività dell’alba, le capacità costruttive che portano la testimonianza di storie che hanno fatto la storia.
Chiudo con una nota che sembra amara, ma vuole essere di speranza: se è vero che quello che diamo non sempre torna, è assolutamente vero che possiamo dar solo ciò che siamo e con questa consapevolezza essere persone migliori ci aiuta a rendere migliore la nostra realtà.