Bruna Larosa
Innovazione scientifica, energie rinnovabili, partnership importanti e un ruolo di centralità non indifferente per l’università di Arcavacata, questi i temi trattati nel corso della giornata dedicata allo Smart Manufacturing in Calabria, tenutasi presso l’aula magna dell’Unical. I diversi relatori si sono intrattenuti sulle attività realizzate in ambito distrettuale, risultati raggiunti grazie a una costante collaborazione pubblico-privato che sono valsi l’ottenimento di risultati scientifici di valore internazionale. Smart Manufacturing è un progetto che affonda le sue radici in anni di studio e si propone l’obiettivo di creare l’industria 4.0, ovvero, il futuro tecnologico, che non deve riguardare solo la nostra regione, ma osserva e si spinge con interesse all’Europa e a tutto il Mediterraneo. Nel corso della mattinata è stato anche consegnato un riconoscimento per due ricercatori Unical che si sono distinti nell’ambito dei lavori: si tratta di Sara Stelitano e di Alfonso Policicchio, entrambi laureati dell’università della Calabria, pienamente coinvolti nel progetto. Ermelando Tolino, componente del direttivo del distretto RINA, centro sviluppo materiali, ha affermato che «all’interno del progetto l’Unical ha portato competenze che hanno colpito tutti i partner in maniera positiva. Una capacità e una disponibilità che hanno riguardato sia le competenze che le infrastrutture. Smart Manufacturing – ha continuato Tolino – è un percorso di ricerca che è partito anni fa e non è ancora giunto a conclusione. L’obiettivo di medio/lungo termine sarà quello di fare sistema poiché l’unione è l’unico modo per essere competitivi». La Calabria ha dimostrato di avere un punto di forza rispetto ad altre realtà: «questo è il posto ideale dove elaborare e fare ricerca poiché non c’è una sovrapposizione di competenze, che spesso sfocia in dannosi particolarismi – dice ancora Tolino – l’obiettivo ultimo è quello di guardare da qui al territorio nazionale e internazionale e sviluppare importanti reti di commerciali per raggiungere effettivamente il resto del mondo».
Ph. Maria Pia Tucci