In tre città italiane, Reggio Calabria, Torino e Milano, oggi è stata celebrata la giornata mondiale della libertà di stampa ed è stata nuovamente colta la possibilità di sottolineare e affrontare i problemi e le aspirazioni del “lavoro più bello del mondo”.
Tante, troppo ombre su chi deve far luce dando informazioni, ma vive di un lavoro precario, viene sfruttato e non ha le possibilità di vivere del suo lavoro.
Il giornalismo è fatto di editori che non pagano e di giornalisti che sono costretti a lavorare gratis nella speranza che le cose si risolvano. Un mondo fatto di ultimi arrivati che credono di crearsi un nome lavorando gratis e finiscono per creare, invece, circoli viziosi e problemi a tutta la categoria, anche a loro stessi.
A Reggio Calabria, insieme con il Sindacato giornalisti della Calabria, l’Ordine dei giornalisti e l’Inpgi, la Fnsi celebrerà con una iniziativa nazionale alla quale parteciperanno, tra gli altri, il sottosegretario di Stato alla Giustizia, Gennaro Migliore, il segretario generale Raffaele Lorusso e il segretario generale aggiunto, Carlo Parisi, il direttore della Fnsi, Giancarlo Tartaglia, presidente e vicepresidente dell’Inpgi, Marina Macelloni e Giuseppe Gulletta, e il direttore generale dell’Inpgi, Mimma Iorio. Presente anche una delegazione del Comitato Giovani della Commissione Nazionale Unesco, per la quale ha parlato Bruna Larosa, portando i saluti del presidente Paolo Petrocelli, del suo segretario Antonio Libonati e della responsabile regionale Claudia Ventura. Proprio all’impegno di Unesco e Onu si deve la celebrazione di questa giornata a livello mondiale.