di Rosanna Angiulli
Angelica Taverna, ventisettenne reggina, ha pubblicato il suo primo libro dal titolo “L’arte del gioco in una vita (la mia mia), per dare un consiglio su come sconfiggere le crisi d’ansia e riprendere tra le proprie mani la propria vita.
A CHE ETÀ HAI PRESO IN MANO IL TUO PRIMO LIBRO?
– Avevo all’incirca 13 anni mi ricordo che il primo mi è stato regalato ed è un libro dello scrittore Romano Battaglia dal titolo “SILENZIO “ed è stato grazie a quel libro che ho iniziato a leggere libri e a scrivere.
CHE COSA TI HA SPINTO A SCRIVERE QUESTO LIBRO?
– Il voler aiutare chi come me ha sofferto o soffre per le crisi d’ansia. La voglia di far star bene tante persone mi ha spinto a voler vedere più persone felici e meno sofferenti ,chiuse o intrappolate nei loro labirinti.Mi ha spinto anche il poter dare concretamente una linea guida per riuscire a combattere le crisi d’ansia e tutto ciò che ne segue.
HAI MAI AVUTO PAURA DI ESSERE GIUDICATA PER QUELLO CHE HAI VISSUTO E POI RIPORTATO IN QUESTA AUTOBIOGRAFIA?
– Quando ho scritto “L’ARTE DEL GIOCO IN UNA VITA LA MIA” non avevo idea di pubblicarlo ,di renderlo LIBRO inizialmente. Poi una volta pubblicato e letto da oltre 400 persone mi ha fatto rendere conto di quanto reale fosse questo mio progetto. Lì si ,mi sono a volte spaventata di non essermi spinta oltre. Ma PAURA di essere giudicata, quella no. Perché in fondo sapevo che stavo aiutando qualcuno in qualche modo e mi sono subito sentita capita da chi come me era stata male e anche supportata da chi non aveva mai sofferto di ansia. È vero mi sono esposta.. Ma se è vero che il fine giustifica i mezzi, questo mio libro aiuterà tante persone ,allora ben venga. Sono fiera di me e credo che tutti debbano potersi sentire fieri di se stessi nella vita.
PENSI CHE CI SARÀ UN PROSIEGUO CON ALTRI LIBRI?
– Ho iniziato un altro libro, staccato da questo… l’idea è quella di fare di questa mia passione un’arte. È ancora all’ inizio e la trama non è ben definita. Ci vorrà del tempo. In queste cose si sa quando si inizia e non quando si finisce. Ma per ora voglio dedicarmi a godermi il giusto merito per questo. Penso che il primo libro sia come il primo figlio.. lo si desidera, lo si crea dal nulla, gli si da vita, lo si fa conoscere e poi, rimane per sempre. Così come l’emozione che lascia ,unica e per sempre. È questo quello che è per me “L’ARTE DEL GIOCO IN UNA VITA,LA MIA” ,un’emozione unica e per sempre.