Si è concluso il XXV Convegno Nazionale AICLU dal tema: “Didattica e valutazione delle lingue: prospettive e opportunità digitali”, organizzato dall’Università di Modena e Reggio Emilia e patrocinato dal CLA UniCal, sede della Presidenza dell’Associazione Italiana Centri Linguistici Universitari.
A fare gli onori di casa la direttrice del Cla Unimore, Franca Poppi, che ha introdotto i lavori dando anche alcune informazioni di carattere tecnico e amministrativo. Il XXV Convegno Nazionale Aiclu, infatti, si svolge in modalità mista: da remoto e in presenza, seguendo le indicazioni igienico-sanitarie previste dalla normativa vigente. A prendere la parola Lorenzo Bertuccelli, Direttore del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che ha sottolineato come il periodo di cambiamento dovuto al lockdown possa essere da stimolo per migliorare anche la costruzione di una rinnovata normalità. L’intervento di Alessandro Capra, Delegato del Rettore per l’Internazionalizzazione Unimore, si è soffermato sul valore della valutazione e dei nuovi strumenti digitali e tecnologici, innovativi per la didattica.
Dopo questi saluti è stata data la parola a Carmen Argondizzo, docente UniCal, in qualità di Presidente dell’Associazione Italiana Centri Linguistici Universitari. L’Associazione Italiana dei Centri Linguistici di Ateneo, di cui il Centro Linguistico dell’Università della Calabria è attualmente sede di Presidenza, organizza periodicamente degli incontri, frutto di un febbrile lavoro di organizzazione e di studio, che puntano a perfezionare e attualizzare le strategie rivolte all’apprendimento e all’insegnamento delle lingue straniere moderne.
Un intervento di ampio respiro quello di Argondizzo, che è iniziato ringraziando l’organizzazione dell’evento che si è trovata ad operare su due fronti (quello telematico e quello in presenza) e che ha saputo rispondere con ottimismo e fiducia all’opportunità di trattare dei temi importanti, sottolineando la capacità di riuscire a coinvolgere la maggior parte dei Centri Linguistici dislocati lungo la penisola. “La rappresentanza della quasi totalità della comunità accademica, unita a presenze europee di prestigio – ha argomentato Argondizzo – fa sì che i lavori e i successivi dibattiti riflettano esperienze e riflessioni diverse e preziose”. A seguire, la presidente AICLU ha messo in evidenza la collaborazione tra CercleS (la Confederazione Europea dei Centri Linguistici Universitari) e Aiclu evidenziando alcuni dati interessanti: l’Italia, ad esempio, dopo la Spagna e la Francia, rappresenta l’Associazione dei Centri Linguistici più numerosa in Europa. Un numero di CLA aderenti che, rivela Argondizzo, è destinato ad aumentare proprio nel corso di questa Conferenza, all’interno della quale si terrà l’Assemblea nazionale dei Soci, diventando da 46, ben 49. Non è solo un dato quantitativo, tuttavia, poiché Argondizzo evidenzia che il contributo dei Soci AICLU è molto dinamico anche nelle attività scientifiche che si conducono in territorio europeo. Poi, ci si è soffermati sulle iniziative che sono state messe in campo, come le tre borse di studio vinte da tre giovani studiose che si sono distinte con i loro studi, e una proposta interessante: la creazione di piccoli video reportage da caricare sul sito ufficiale in cui mostrare quelle che ogni Centro ritiene possano essere delle Best Practice da condividere.
I lavori AICLU sono proseguiti con numerosi interventi che hanno spaziato dagli aspetti puramente linguistici a quelli amministrativi, tutti sotto il segno di un impegno e di un aggiornamento costante per migliorare e attualizzare costantemente il ruolo dei Centri Linguistici da vivere come enti di formazione reale e moderna. Il Seminario si è concluso con la presentazione di una indagine europea coordinata da Sabina Schaffner, attuale Presidente dell’European Confederation of Language Centres in Higher Education (CERCLES). Un intervento questo che fortifica i rapporti di studio e di approfondimento tra l’Associazione nazionale e quella internazionale.