di Gerardo Fortino
La primavera finita porta anche una delle feste più attese dell’anno. Sto parlando dell’Holi Color Festival, un momento oramai amato da molti ragazzi che vogliono gettarsi nella mischia… In una mischia di follia mescolata a tanti colori.
In India è una delle feste più attese dell’anno, conosciuta come la festa dei colori, della gioia e dell’amore. Tutti, dai ragazzi agli adulti aspettano questo momento che autorizza senza ripercussioni, la gioia di lanciare bombe d’acqua sugli altri e per le strade e, a differenza della festa celebrata da noi in Occidente, in India dura ben due giorni durante i quali si prevedono canti, balli e ovviamente il tanto atteso lancio di polvere colorata per le vie della città e dei villaggi. Tutte le persone sembrano dei veri arcobaleni di gioia e spensieratezza, e nessuno può restarne escuso.
La tradizione inoltre vuole anche l’accensione di un falò che celebra il trionfo del bene sul male, infatti il termine Holi che sta per “Brucia” simboleggia quello spirito del male che viene bruciato nel falò. Ma tutto ciò ebbe origine molti anni prima nella mitologia induista, quando il Dio Kishna, geloso della bellezza e del candore della pelle dell’amata Radha, un giorno le dipinse la faccia con dei colori, ed ecco perché Holi è anche la festa degli innamorati che si colorano il viso a vicenda in segno dell’amore, per farla breve una via di mezzo tra San Valentino e Carnevale, ma molto più divertente.
Inoltre la festa simboleggia come sicuramente avete già intuito la vittoria del bene sul male, l’arrivo della primavera e l’addio dell’inverno ma più di ogni cosa un momento di gioia assoluta, in questa giornata si dimenticano i dolori e soprattutto si perdona. Una tradizione millenaria non c’è dubbio ma per noi comuni occidentali è quel momento dove dare voce alla propria follia ed estrosità, prendersi una pausa dagli esami universitari o da quelli di maturità, o per altri, come in India accade, e un modo per rinnovare il proprio amore.
Ph. G. Fortino